Il Torchio di Monteossolano

A Monteossolano, piccola frazione di Domodossola arrampicata sul versante nord delle montagne, all'inizio della Val Bognanco, c'è un torchio in legno risalente al XVIII secolo che, secondo gli studiosi, serviva esclusivamente alla spremitura delle vinacce. La sua leva, composta da due travi in rovere e due in larice aggiunte in tempi più recenti, e lunga poco più di sette metri. Completamente restaurato, è stato rimesso in funzione dopo circa 25 anni di inattività e oggi, grazie all'impegno dei Circolo ricreativo di Monteossolano, è visitabile durante il giorno utilizzando un accesso automatico a gettoniera (1€ - vedi foto).

ll torchio di Monteossolano ha il pressoio costituito da quattro travi: le superiori, più lunghe, sono di rovere; le inferiori di larice. Le travi superiori si biforcano, per far passare la vite che si innesta su di un dado fissato trasversalmente con due cavi di acciaio. Evidentemente la madrevite è stata sostituita nel corso del xx secolo: a testimonianza di questa operazione di ripristino è la presenza di un altro dado, inutilizzato poggiato a una parete a fianco della vite. Le travi inferiori sono state sicuramente aggiunte in tempi successivi, per far aumentare la pressione della macchina: infatti, sono state fissate alle superiori con grossi bulloni e rozze regge in ferro forgiato senza giungere alla vite e senza fuoriuscire dai piantoni posteriori, fungendo anche da guance per mantenere incastrato il pressoio. La leva non reca segni ed è lunga m 7,65. La macchina è di tipo autoportante con vasca sospesa, d'uso esclusivo per la produzione di vino (che continua tuttora).

Nel vano sono ancora presenti molti accessori, tra i quali la scure per tagliare le vinacce (dopo la spremitura) e una speciale paletta in legno per rimuoverle. La vite è in ottimo stato e ben ingrassata, segno del recente uso, Il torno, vagamente ottagonale (con un solo foro), s'impernia in un contrappeso costituito da un macigno.